Arte che cura - Come l'arte cambia il nostro cervello

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Servizio comunicazione istituzionale

Data: 14 Ottobre 2024 / 18:00 - 19:45

Aula polivalente del Campus Est

Il fondatore della neuroestetica, il neurobiologo di fama mondiale Semir Zeki, docente all’University College London, farà nel suo key-note speech una panoramica sui meccanismi coinvolti nell’esperienza di bellezza artistica visiva.

Zeki presenterà anche alcuni dei suoi numerosi studi, che hanno aperto nuovi orizzonti nella comprensione dei meccanismi neuronali implicati in un’esperienza estetica che ha un’enorme importanza per gli esseri umani. La sua ricerca si è sviluppata a partire dagli studi di neuroanatomia per integrarsi progressivamente nell’approccio psicocognitivo. David Tremlett, artista conosciuto universalmente per i suoi interventi di wall drawing negli spazi pubblici - come chiese, ospedali, edifici pubblici o abitativi - interverrà come discussant per dibattere l’intersezione tra neurobiologia e fare arte. La discussione sarà coordinata da Luigi Di Corato.

Relatore: Semir Zeki, University College London (UK)

Discussione con: David Tremlett, Artista, fotografo e scultore (UK-CH)

Semir Zeki
Semir Zeki è professore di Neuroestetica allo University College London, dove in precedenza aveva ricoperto la cattedra di Neurobiologia. Specializzato nello studio dell’organizzazione del cervello visivo umano, dal 2008 ha contribuito alla comprensione dei meccanismi cerebrali impegnati durante esperienze emotive come quelle legate a bellezza, amore, desiderio e odio nell’ambito di un campo, quello della neuroestetica, di cui è il fondatore.

David Tremlett
David Tremlett (1945, St Austell, Cornovaglia) è un artista che lavora con media differenti, quali la scultura, l’installazione e il disegno. Fin dalle prime fasi della sua carriera sperimenta con dedizione il “Wall Drawings”: interventi in situ, eseguiti talvolta su muri di edifici diroccati incontrati durante i viaggi, oppure sulle pareti di gallerie e musei. L’artista riesce ad appropriarsi completamente dello spazio attraverso la tecnica del pastello steso a mano o con la pittura murale, infrangendo, in tal modo, la tradizionale distinzione tra pittura, scultura ed architettura.