Missione della Facoltà di comunicazione, cultura e società

La missione della Facoltà di comunicazione, cultura e società s’iscrive nella missione dell’USI più in generale e consiste in:

  • offrire una formazione di qualità in una Facoltà a misura di persona, plurilingue e pluriprospettica, accrescendo il patrimonio intellettuale e professionale degli studenti, abituandoli all'esercizio del pensiero critico e contribuendo a farne cittadini responsabili, capaci di decidere entro scenari complessi e mutevoli;
  • condurre una ricerca autorevole, dinamica e interdisciplinare, nelle proprie aree di competenza entro le scienze umane e sociali;
  • contribuire – attraverso la formazione e la ricerca – alla crescita del territorio, mettendo a disposizione idee, capacità e competenze, promuovendone l'identità plurilingue e valorizzandone il ruolo di ponte culturale tra l'Europa del nord e il Mediterraneo. 

 

Comunicazione, cultura e società

La storia – breve ma unica – della Facoltà di comunicazione, cultura e società racconta di una realtà in cui scienze umane, scienze sociali e riflessione sulle tecnologie si sono poste da subito in dialogo per rispondere alla complessità della realtà. Oggi, forte di una pluralità di discipline e prospettive sempre maggiore, la nostra Facoltà riconosce come proprio orizzonte quello riassumibile nello slogan "Comunicazione, cultura e società" e persegue la propria missione raccogliendo in particolare tre grandi sfide del presente e del futuro:   

  1. Sfida dell’interconnessione globale. L’interconnessione globale delle reti digitali di comunicazione, con il suo intreccio di intelligenza artificiale e grandi masse di dati, costituisce una sfida con le sue nuove possibilità di collaborazione e creazione di ricchezza, ma anche con i nuovi rischi che comporta (di sorveglianza e violazione della privacy, di “bolle” informative e di manipolazione). Si tratta di un cambiamento che chiede di essere compreso non soltanto tecnologicamente, ma anche nelle sue conseguenze per la società e la politica, per il lavoro e la vita privata.
  2. Sfida della diversità.  Alla globalizzazione delle reti comunicative non corrisponde un’omogeneizzazione culturale quanto piuttosto l’incontro e il confronto tra diverse culture, lingue, ideologie e religioni, alimentato anche dai movimenti migratori e, più in generale, dalla mobilità delle persone.  Questo genera nuove opportunità e al tempo stesso pone, talora in modo drammatico, sfide nuove che riguardano la comunicazione, le culture e le identità, il vivere insieme in società. 
  3. Sfida dell’elaborazione e trasmissione della cultura. In una società caratterizzata dalle precedenti due sfide, è inevitabile che venga riconfigurata la produzione della cultura e debbano essere ripensati e il senso e le modalità della sua trasmissione come memoria per il futuro. Ciò ha, da una parte, conseguenze per la formazione, sottolineando l’esigenza di un’educazione al pensiero critico capace di formare cittadini responsabili, capaci di decidere entro scenari complessi e mutevoli, dall’altra tocca la conservazione, interpretazione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Queste sfide riguardano già la vita e il lavoro di tutti. In modi diversi, si confrontano con esse la piazza finanziaria, l’industria turistica e quella della moda, settori sempre più globalizzati e informatizzati che non possono rinunciare al valore aggiunto del fattore umano. Si confronta con esse, naturalmente, anche la Svizzera di lingua italiana, che ha una vocazione a far da canale di dialogo tra mondi culturali diversi.

 

Audacia e responsabilità

L'azione della Facoltà di comunicazione, cultura e società trova costante ispirazione in due parole-chiave:

  • audacia – quella di intraprendere sentieri nuovi, di ambire a visioni capaci di aprire spazi di riflessione nuova e libera, di mettere in luce e sviluppare la ricchezza scientifica e professionale del ruolo della comunicazione e delle discipline umanistiche, rifuggendo dalla tentazione delle piccole messe a fuoco; e
  • responsabilità – quella nei confronti, innanzitutto, degli studenti, con l'impegno a investire sempre nella serietà della didattica, tenendo in considerazione l'appetibilità dei profili; quella nei confronti della comunità scientifica, con l'impegno a una ricerca di dimensione internazionale e a promuovere risultati e temi di discussione; e quella nei confronti del territorio, con l'impegno a contribuire al suo sviluppo economico e sociale.