Conflitto e comunicazione interculturale

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Servizio comunicazione istituzionale

1 Luglio 2022

La comunicazione interculturale è una forma di dialogo tra culture diverse, efficace quando entrambe le parti sono disposte ad ascoltare. A livello più ampio, la comunicazione interculturale si basa principalmente sulla cooperazione reciproca tra Paesi diversi, con lo scopo di ridurre il rischio di guerre o controversie. La professoressa Jolanta Drzewiecka della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell'USI ricerca costruzioni discorsive delle differenze e delle identità culturali, etniche e nazionali per promuovere un quadro di comunicazione interculturale critico. Si concentra su due aree: l'identità degli immigrati e le memorie pubbliche. Nella prima, esamina il modo in cui le identità degli immigrati sono negoziate e rappresentate nelle narrazioni personali e dei media, con particolare attenzione a quelle modalità di inserimento e traduzione interculturale che sostengono le strutture di disuguaglianza. La seconda area esplora il modo in cui le memorie pubbliche sono modellate dal nazionalismo e a loro volta lo plasmano.

 

Professoressa Drzewiecka, che importanza ha la comunicazione interculturale durante un conflitto?

Dal punto di vista della comunicazione interculturale, è molto importante che durante una guerra si prevengano atti di xenofobia basati sulla categorizzazione nazionale degli individui. Dobbiamo quindi stare attenti a non dipingere gli individui come "il nemico" e a non presumere il loro punto di vista sul conflitto e sull'altra parte in gioco.

 

Come possiamo comprendere la risposta ai rifugiati ucraini in Europa?

Ogni guerra è una grande crisi umanitaria. Il sostegno e l'accoglienza ai rifugiati ucraini sono stati necessari e lodevoli. Questo ha anche dimostrato che le ragioni addotte recentemente per non aiutare chi cercava aiuto fuori dai confini europei non erano reali. L'impossibile è diventato possibile, mettendo in luce i pregiudizi nel trattamento dei rifugiati in Europa. È importante imparare da questa esperienza, parlare delle disuguaglianze che perpetuiamo e fare meglio in futuro.

 

 

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