I 'video essay' della cattedra sul futuro del cinema
Servizio comunicazione istituzionale
21 Settembre 2022
Possiamo considerarli dei documentari brevi o dei post per social media lunghi, ma come ha spiegato Kevin B. Lee, Locarno Film Festival Professor for the Future of Cinema and Audiovisual Arts, cattedra sostenuta da Swisscom, quello che caratterizza i ‘video essay’ è la particolare attenzione ai media utilizzati. Questo strumento, che il professor Lee stesso ha contribuito a diffondere, è al centro degli atelier che la cattedra ha tenuto lo scorso semestre. Alcuni dei video realizzati dagli studenti e dalle studentesse dell’USI sono stati presentati lo scorso agosto durante la 75ª edizione del Locarno Film Festival.
Qui ne proponiamo alcuni insieme a un’intervista al professor Lee.
Professor Lee, che cosa cosa i 'video essay' e in cosa si distinguono da altri formati come i documentari?
Si potrebbero descrivere i video essay come una forma breve di documentario, ma anche come una forma estesa di post sui social media. In entrambi i casi, si vede come una persona spiega o esplora un argomento utilizzando un video. Il tipo di video essay che mi interessa di più è quello che non solo comunica un argomento in modo esauriente, ma dimostra anche un rapporto meditato con i materiali mediatici utilizzati. All'inizio ho realizzato i video essay come un modo per comprendere più a fondo i film, prendendo il filmato ed esaminandolo da vicino. In un'epoca in cui i media sono così facili da produrre per chiunque, siamo entrati in una situazione in cui i media sono sempre più usa e getta e il loro consumo è sempre più sconsiderato. Spero quindi che il mio insegnamento dei video essay aiuti gli studenti a digerire pienamente e ad avere un rapporto più profondo con la visione e la produzione dei media.
Nei video essay realizzati dagli studenti si nota un’importante varietà di stili e temi, immagino dovuta ai differenti background. Come si è svolto il lavoro con gli studenti?
Esiste un'incredibile varietà di approcci ai video essay e ho voluto presentare agli studenti il maggior numero possibile di essi, in modo che potessero scegliere quali tecniche adottare per il proprio lavoro. Le tecniche principali su cui ci siamo concentrati sono state il montaggio, la voce fuori campo, testo e grafica sullo schermo, registrazione del desktop e riprese originali. Ho introdotto una nuova tecnica ogni settimana, in modo che gli studenti potessero concentrarsi sulla pratica e costruire gradualmente le loro competenze. Poiché gli studenti provenivano da diversi Master, soprattutto Architettura ma anche Lingua, letteratura e civiltà italiana, Digital Fashion Communication e Media Management, mi aspettavo che avrebbero affrontato argomenti diversi. Il mio unico requisito era che collegassero in qualche modo il loro argomento al cinema, se volevano che il loro video essay fosse preso in considerazione per la proiezione al Festival di Locarno.
I video
Irene D'Alessandro, Stairs in Movies, or Movies of Stairs
Pensiamo alle scale semplicemente come a uno spazio di transizione, ma le usiamo costantemente in modi diversi e per motivi diversi. E se, come nella vita quotidiana, anche nei film le scale avessero significati diversi?
Toni Gual de Torrella & Quirin Koch, Zabriskie Point. Contradiction and Conflict
‘Zabriskie Point’, il film del 1971 di Michelangelo Antonioni, cattura un periodo cruciale di nuove idee che sono ancora presenti nella società. Dopo aver conosciuto alcuni conflitti a Lugano, abbiamo deciso di lavorare su un luogo che oggi è anch'esso pieno di contraddizioni.
Valentin Dürselen, Pantone.Me. The Influence of Color
Questo video essay mette alla prova la nostra percezione più intima del colore e svela come la nostra visione sia modellata da influenze socio-economiche esterne.
Olivia Chimenti & Gresa Shehu, Foot Proof
Chi ha visto un film di Quentin Tarantino probabilmente ha assistito a qualche lunga inquadratura di piedi. È utile per la direzione del film o è solo un feticcio?
Aurelie Laubscher, Three Views of Pompeii
Per scoprire l'antica città di Pompei si utilizzano tre approcci diversi: la visione di un film, la ricerca su internet e la visita. Quali forme di conoscenza e di esperienza producono ciascuno di essi sullo stesso argomento?