Storia della Facoltà di comunicazione, cultura e società

Campus Lugano - immagine storica
Stabile principale, Lugano
Sala del Gran Consiglio, Bellinzona. Votazione sull'Università, 3 ottobre 1995
Scavi per l'Aula magna
Stabile principale, Lugano
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21 ottobre 1996, inizio dei corsi

La Facoltà di comunicazione, cultura e società è nata nel 1996, originariamente come Facoltà di scienze della comunicazione. È una delle tre Facoltà originarie dell’Università svizzera italiana, insieme all’Accademia di architettura e alla Facoltà di scienze economiche.

Il progetto formativo e scientifico della Facoltà prese forma e si concretizzò negli anni in cui il World Wide Web stava muovendo ancora i suoi primi passi, ma era ormai chiaro che avrebbe cambiato radicalmente non solo il panorama dei media, ma anche il nostro modo di interagire nella sfera pubblica, sul lavoro, nella vita privata.

La Facoltà nasceva in un certo senso per raccogliere quella sfida, che aveva reso ancor più evidente che un fenomeno come la comunicazione non poteva essere studiato in modo “generalista”, ma doveva essere colto entro le dinamiche specifiche dei diversi contesti d’interazione: dai media alle istituzioni pubbliche e all’impresa, declinandosi poi per specifici settori d’interesse come la salute, la moda, il turismo o la finanza.

La Facoltà si è così data da subito come orizzonte di ricerca e d’insegnamento la comprensione interdisciplinare della comunicazione umana affrontata in tutta la sua ampiezza, attingendo contemporaneamente a scienze umane, scienze sociali e riflessione sulle tecnologie.  

  

"La visione era di sviluppare da subito un nesso virtuoso tra gli insegnamenti nell'ambito aziendale e quelli solitamente confinati in ambito letterario e culturale, con un'attenzione importante anche agli aspetti tecnologici della comunicazione. Quelle della comunicazione sono delle scienze, plurale tutt'altro che casuale, e il nostro orizzonte non poteva che essere interdisciplinare e multiculturale. Su queste basi, semplici e pionieristiche al contempo, abbiamo aggiunto un ingrediente tuttora indispensabile: il rilievo della parola responsabilità".    

Eddo Rigotti, Primo Decano della Facoltà di scienze della comunicazione

Con la fondazione, nel 2007, dell’Istituto di studi italiani, la Facoltà entra in una nuova fase. Ne viene potenziata la dimensione umanistica e ne viene declinata in modo nuovo la vocazione interdisciplinare, attraverso un'idea ampia di civiltà italiana in cui lingua e letteratura si intrecciano con le vicende delle arti e della musica, con una particolare attenzione al contributo della civiltà italiana nel contesto europeo.

Un’altra tappa importante è stata raggiunta il 9 dicembre 2019 quando il Gran Consiglio ticinese approva la modifica della Legge sull’Università della Svizzera italiana e sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana del 3 ottobre 1995, che sancisce il cambio del nome di quella che fino ad allora è stata la “Facoltà di scienze della comunicazione” in “Facoltà di comunicazione, cultura e società”. Un nome che meglio risponde alle sfide attuali della società, valorizza i punti di forza sviluppati negli anni dalla Facoltà ed è più aderente alla sua offerta formativa.

Oggi la Facoltà di comunicazione, cultura e società vive una pluralità di discipline, lingue e prospettive sempre maggiore e ha intrapreso un nuovo percorso di sviluppo, che può essere riassunto dallo slogan "Comunicazione, cultura e società", con l'obiettivo di contribuire a rispondere ad alcune grandi sfide sociali del presente e del futuro, nel segno costante di due parole chiave: audacia e responsabilità.