Leonardo da Vinci tra arti e lettere nel Novecento
Servizio comunicazione istituzionale
8 Novembre 2019
In occasione del quinto centenario dalla morte di Leonardo da Vinci, l’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura in collaborazione con l'Istituto di studi italiani dell’USI organizza i prossimi 22 e 23 novembre un convegno dedicato a riflettere su come il Novecento ha ereditato, manipolato e reinventato la figura e l’opera del “genio” toscano. Ricercatrici e ricercatori di università e istituzioni culturali svizzere ed europee, da Cambridge a Losanna, da Manchester a Milano passando per Parigi, si ritroveranno a Mendrisio e Lugano per una riflessione interdisciplinare che tocca arte, architettura e letteratura, ma anche scienza e medicina. Aperto a tutto il pubblico interessato, il convegno – unico evento di profilo internazionale organizzato nella Svizzera italiana per la ricorrenza – vuole essere anche un’occasione di valorizzazione del patrimonio artistico locale, profondamente segnato, com’è noto, dal passaggio di Leonardo nella vicina Milano.
Tra i numerosi studi dedicati negli ultimi anni a Leonardo da Vinci e alla sua ricezione visiva e letteraria, manca ancora una riflessione comparata e approfondita sulla fortuna che il grande artista del Rinascimento ha avuto nel corso del Novecento, in assoluto il secolo che ha dedicato più attenzione all’opera sua e della sua cerchia.
In occasione del quinto centenario della morte di Leonardo, il convegno, a cura di Carla Mazzarelli, organizzato dall’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura in collaborazione con l'Istituto di studi italiani mira a colmare tale lacuna, chiamando a partecipare storici dell’arte e dell’architettura ma anche storici della letteratura, della scienza e della medicina, che in una prospettiva volutamente interdisciplinare indagheranno i diversi campi in cui si è espressa la ricezione di Leonardo nel XX secolo: dalla fortuna critica e storiografica alla ricezione nell’ambito della fotografia, del cinema e delle arti performative, dalle derive dell’incultura contemporanea agli interventi di restauro e recupero di primo Novecento e del secondo dopoguerra, passando per il mito di Leonardo come “uomo moderno” che arrivò ad influenzare, in Italia, negli anni successivi al boom economico, l’attività di designer e ingegneri.
Ereditato, manipolato, reinventato: un Leonardo del Novecento che il convegno intende rileggere e rivedere nel suo insieme scrutando le molteplici valenze e i diversi significati che la poetica dell’artista assume anche nell’attività di scrittori e poeti fino all’età contemporanea.
Due eventi serali per il pubblico
Se tutte le sessioni del convegno restano aperte a tutti gli interessati, sono in particolare due gli eventi concepiti per il pubblico: Luca Beltrami e Leonardo: saggi, polemiche, riscoperte, una "passeggiata bibliografica" con lettura dedicata al fondo librario della Biblioteca dell’Accademia di architettura che accoglie gli studi su Leonardo dell’architetto lombardo Luca Beltrami (venerdì 22 novembre, ore 18.30, Biblioteca dell’Accademia di architettura, campus Mendrisio); e Leonardo e il custode delle acque, che proporrà un viaggio tra gli echi leonardeschi presenti nella poesia di Fabio Pusterla in un dialogo tra lo stesso autore, che è anche professore titolare all’USI, e Stefano Prandi, direttore dell’Istituto di studi italiani dell’USI (sabato 23 novembre, ore 18.00, Aula A-11, campus Lugano).
Sostenitori e curatori
Il convegno gode del sostegno del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS). Curatrice: Carla Mazzarelli, USI, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura; coordinamento organizzativo: Mirko Moizi, USI, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura.
Programma dettagliato
https://www.usi.ch/sites/default/files/storage/attachments/document/usi-arc-convegno-leonardo.pdf